Europei antisemiti. Antisemita sarà lei!
03.11.2003
di Brizigrafo
Sondaggio: chi minaccia la pace nel mondo. Scusi, ma di quale pace stiamo parlando?
Sei europei su dieci considerano Israele più pericolosa per la pace mondiale di Stati Uniti, Iran o Corea del Nord. Lo dice un sondaggio promosso dalla Commissione Europea. Si sono indignati i nostri uomini politici. Strillano all’antisemitismo i giornalisti di casa da Ostellino alla Mafai. Ma come? I terroristi, i musulmani, i comunisti obsoleti: questi sono una minaccia! L’Europa è sempre la stessa e incolpa di tutto gli ebrei.
Anch’io, senza voce, m’indigno. Mi sembra ovvio che l’America sia al primo posto come minaccia alla pace! Chi va in giro da anni per il mondo a guerreggiare accendendo micce che poi non sa spegnere? Ultimi Afganistan e Irak sono lì, sotto gli occhi di tutti. Transeat.
Premetto che tutta la faccenda, non sapendo come è stato effettuato il sondaggio, potrebbe rivelarsi una grande vaccata. Comunque sembra assurdo strepitare subito all’antisemitismo specie da parte di chi antisemita lo è stato davvero almeno nelle simpatie ideologiche che vanta.
Il problema sembra semplice. Gli europei, magari sbagliando, considerano gli ebrei, o meglio lo stato d’Israele, un pericolo per il comportamento nei confronti dei palestinesi (indipendentemente dalle simpatia o antipatie verso Arafat). In generale ha il suo peso la fama “guerriera” che gli israeliani si sono fatti in medio oriente già con le guerre degli anni sessanta (Moshe Dayan, ricordato come un "falco", forse era una "colomba" paragonato ai governanti attuali). Del resto l’esercito israeliano continua a compiere pericolosi raid contro i vicini. Il leader Sharon è di sicuro un militare dalla quantomeno dubbia fama di massacratore (Shabra e Chatila, settembre 1982) e si comporta da intransigente guerrafondaio. Magari vagamente gli europei hanno interiorizzato un po’ di queste cose che vengono fuori tra le pieghe di un sondaggio non so fino a che punto attendibile.
Tutto questo non c’entra niente con l’antisemitismo. Che poi gli europei siano in maggioranza geneticamente antisemiti può anche darsi e in quanto tali vanno duramente condannati. Ma che la guerra, perché di guerra bisogna parlare, tra Palestina e Israele sia un pericolo - non l’unico - per la pace mondiale sembra fuori dubbio. Considerando inoltre la potenza militare preponderante di Israele in tutto il Medio Oriente e la sua propensione ad usare la forza per risolvere i conflitti non si può non considerare l’attuale governo israeliano una minaccia anche se personalmente ritengo più preoccupante in assoluto la politica aggressivo e miope del governo statunitense in carica.
Una considerazione di fondo: mi sento sempre più “fuori registro”. So che altri la pensano come me pur senza essere necessariamente “pericolosi estremisti” (o, nella fattispecie, “antisemiti”), ma fatico a ritrovarli. Ho la sensazione che stiano prendendo il sopravvento atteggiamenti irrazionali e violenti, privi d’argomentazioni e di dubbi che si rivolgono agli istinti più bassi degli ascoltatori e indicano nemici ovunque. Si semina odio, si fomenta la paura, si demonizza “l’altro”. Il buono sempre rintracciabile in un ragionamento che non sia pura invettiva viene sistematicamente ignorato. Manca il dialogo. La sopraffazione economica, militare, verbale è la norma. Il perdente, il “diverso” è deriso. Non si riconosce alcuna dignità al nemico e neppure all’avversario. Questa probabilmente è la vera minaccia per la pace.
di Brizigrafo
Sondaggio: chi minaccia la pace nel mondo. Scusi, ma di quale pace stiamo parlando?
Sei europei su dieci considerano Israele più pericolosa per la pace mondiale di Stati Uniti, Iran o Corea del Nord. Lo dice un sondaggio promosso dalla Commissione Europea. Si sono indignati i nostri uomini politici. Strillano all’antisemitismo i giornalisti di casa da Ostellino alla Mafai. Ma come? I terroristi, i musulmani, i comunisti obsoleti: questi sono una minaccia! L’Europa è sempre la stessa e incolpa di tutto gli ebrei.
Anch’io, senza voce, m’indigno. Mi sembra ovvio che l’America sia al primo posto come minaccia alla pace! Chi va in giro da anni per il mondo a guerreggiare accendendo micce che poi non sa spegnere? Ultimi Afganistan e Irak sono lì, sotto gli occhi di tutti. Transeat.
Premetto che tutta la faccenda, non sapendo come è stato effettuato il sondaggio, potrebbe rivelarsi una grande vaccata. Comunque sembra assurdo strepitare subito all’antisemitismo specie da parte di chi antisemita lo è stato davvero almeno nelle simpatie ideologiche che vanta.
Il problema sembra semplice. Gli europei, magari sbagliando, considerano gli ebrei, o meglio lo stato d’Israele, un pericolo per il comportamento nei confronti dei palestinesi (indipendentemente dalle simpatia o antipatie verso Arafat). In generale ha il suo peso la fama “guerriera” che gli israeliani si sono fatti in medio oriente già con le guerre degli anni sessanta (Moshe Dayan, ricordato come un "falco", forse era una "colomba" paragonato ai governanti attuali). Del resto l’esercito israeliano continua a compiere pericolosi raid contro i vicini. Il leader Sharon è di sicuro un militare dalla quantomeno dubbia fama di massacratore (Shabra e Chatila, settembre 1982) e si comporta da intransigente guerrafondaio. Magari vagamente gli europei hanno interiorizzato un po’ di queste cose che vengono fuori tra le pieghe di un sondaggio non so fino a che punto attendibile.
Tutto questo non c’entra niente con l’antisemitismo. Che poi gli europei siano in maggioranza geneticamente antisemiti può anche darsi e in quanto tali vanno duramente condannati. Ma che la guerra, perché di guerra bisogna parlare, tra Palestina e Israele sia un pericolo - non l’unico - per la pace mondiale sembra fuori dubbio. Considerando inoltre la potenza militare preponderante di Israele in tutto il Medio Oriente e la sua propensione ad usare la forza per risolvere i conflitti non si può non considerare l’attuale governo israeliano una minaccia anche se personalmente ritengo più preoccupante in assoluto la politica aggressivo e miope del governo statunitense in carica.
Una considerazione di fondo: mi sento sempre più “fuori registro”. So che altri la pensano come me pur senza essere necessariamente “pericolosi estremisti” (o, nella fattispecie, “antisemiti”), ma fatico a ritrovarli. Ho la sensazione che stiano prendendo il sopravvento atteggiamenti irrazionali e violenti, privi d’argomentazioni e di dubbi che si rivolgono agli istinti più bassi degli ascoltatori e indicano nemici ovunque. Si semina odio, si fomenta la paura, si demonizza “l’altro”. Il buono sempre rintracciabile in un ragionamento che non sia pura invettiva viene sistematicamente ignorato. Manca il dialogo. La sopraffazione economica, militare, verbale è la norma. Il perdente, il “diverso” è deriso. Non si riconosce alcuna dignità al nemico e neppure all’avversario. Questa probabilmente è la vera minaccia per la pace.
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